I due esponenti dell’UDC gestiscono una fiduciaria che per oltre un anno ha operato senza una persona iscritta all’apposito albo. Maderni: «Il caso è stato segnalato all’Autorità di vigilanza cantonale». I politici: «Tutto in regola»
In prima linea a difesa della legalità e dei valori “100% svizzeri”, il presidente dell’UDC Svizzera, Marco Chiesa, e quello dell’UDC Ticino, Piero Marchesi, hanno operato per oltre un anno ai margini della legge cantonale sui fiduciari. La loro fiduciaria, la Ticiconsult Sagl, è infatti stata per 14 mesi senza una persona iscritta all’apposito albo: così facendo non sarebbe stata rispettata l’apposita normativa sulla professione. I due politici si difendono affermando di essere sempre stati in regola grazie alla presenza in società di un avvocato. Tuttavia, il caso – di cui riferisce oggi anche il Tages Anzeiger – è stato segnalato all’Autorità di vigilanza sull'esercizio delle professioni di fiduciario. La quale conferma: per essere in regola, una società attiva nel ramo deve dotarsi di una struttura organizzativa «che comporta la presenza nel suo organico di un proprio fiduciario autorizzato». Ecco la cronistoria di una vicenda dagli innegabili risvolti politici....
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