Un commerciante d’acciaio è in prigione da oltre un anno a Lugano, accusato di avere rubato i soldi investiti in Ticino dalla più grande donatrice al mondo del controverso movimento religioso. La vicenda mette in luce un mondo fatto di personaggi ambigui, pressioni psicologiche e donazioni milionarie.
Il direttore di una società ticinese che commercia acciaio, una miliardaria basata in Florida e la Chiesa di Scientology: sono questi i protagonisti di un giallo finanziario andato in scena in questi mesi a Lugano e che ha portato all’arresto, nel giugno del 2023, di Ivan Gaspari, trader italiano da anni attivo in Ticino. Una vicenda intricata che – al di là degli aspetti puramente penali – mette in scena alcuni inquietanti risvolti dell’operato di Scientology. Un sedicente movimento religioso, ricchissimo e controverso, la cui lunga mano ha raggiunto ormai anche le rive del Ceresio.
Gaspari comparirà il prossimo 14 di ottobre alle Assise criminali di Lugano. La procuratrice pubblica Veronica Lipari lo accusa di amministrazione infedele aggravata, truffa, falsità in documenti e riciclaggio. Parrebbe insomma un’ennesima vicenda di criminalità finanziaria. Di quelle che se ne vedono spesso in Ticino, terra promessa di tanti farabutti in colletto bianco. In realtà, la vicenda è più articolata e – anche se ciò non è contestualizzato nell’atto d’accusa – si svolge tutta all’interno di Scientology, tra una cricca di membri della Chiesa che si son fatti la forca l’un l’altro...
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