Tante inchieste e poche sanzioni. È questo in sintesi quanto appare dalle conclusioni delle ultime "inchieste" condotte dalla Finma nei confronti delle varie banche svizzere implicate in casi internazionali di corruzione. L’ultimo esempio riguarda Credit Suisse. Due le procedure da poco concluse dall’autorità di vigilanza: una sulla relazione con un ex primo ministro georgiano, "persona politicamente esposta" (Pep) ma giudicata tale troppo tardi; l’altra concerne il ruolo della banca nelle vicende legate alla Fifa e alle società petrolifere statali brasiliana e venezuelana.
Nel suo comunicato, la Finma parla di "lacune nel dispositivo di lotta contro il riciclaggio di denaro" e "nel sistema di controllo e nella gestione del rischio". Da parte sua Credit Suisse riconosce queste conclusioni e sottolinea che non è stata richiesta "nessuna multa, restituzione dei benefici o limitazione delle attività commerciali".....

Article à lire sur Il caffè

Crédit photo : Il Caffè © 2018